Vladislava Grisco

Uno dei momenti felici è stato quando il sabato pomeriggio andavamo all’associazione Arcobaleno, un’associazione di volontariato che si occupa di persone diversamente abili. Il nostro obiettivo era quello di aiutare ad organizzare e gestire attività ricreative con l’intento di alleggerire la giornata sia alle persone meno fortunate di noi sia alle loro famiglie; ogni volta che nel mio piccolo ci riuscivo ero davvero felice perché mi sentivo utile.

Uno dei luoghi all’interno del territorio Rhodense in cui mi piace stare è il bar della Villa Burba, perché fino a qualche anno fa era una biblioteca comunale, ma adesso è diventato anche un punto per incontrarsi e stare con gli amici. È stato uno dei posti in cui ho passato la maggior parte delle mie sere di questa estate.

Una delle cose che ho sviluppato grazie al laboratorio e alle persone che ci hanno guidato in questo percorso (tra cui anche psicologi) è stata imparare ad essere ancora più empatica con le persone e a sviluppare la mia curiosità e passione verso il mondo della psicologia che ho continuato a coltivare dopo la fine del percorso con il laboratorio. A scuola si parla sempre di numeri e quindi di aziende profit; grazie a questo percorso ho imparato che ci sono anche molte aziende no-profit come la cooperativa sociale “Intrecci” dove la missione è quella di capire gli interessi generali della comunità e favorire l’integrazione sociale dei cittadini.

Grazie al laboratorio sono nati tanti progetti, ma uno che non mi dimenticherò che mi ha vista coinvolta è stato il progetto “Creativamente – Art project” in cui grazie a questo progetto presso l’ospedale di Garbagnate con la partecipazione di pazienti, operatori ospedalieri, cittadini volontari e studenti di arte, è stata realizzata un’opera murale colorata al posto del muro grigio malinconico, triste e insignificante che c’era prima del 2019.