Simone Gila, New York, 12 ottobre 2019. Rolling Loud, main stage. Luca con migliaia di persone allo stadio dei Mets, Queens, New York.
Momento felice
Un momento felice che abbiamo vissuto tutti e che possiamo condividere è stato il ritorno alla comunità dopo mesi di lockdown, il poter tornare a fare quelle attività che ci sembravano banali, scontate, ma che in realtà non lo sono, e ancora adesso ci stiamo rendendo conto che tutto ciò’ che noi riteniamo normale, normale non è. Può bastare una settimana a cambiare le sorti del mondo intero senza che nessuno abbia dichiarato guerra. Questo ci fa rendere conto di quanto veramente la felicità si trovi nelle cose di tutti i giorni, nell’essere liberi di poter fare, liberi di poter scegliere, nell’andare in ufficio, nel vedersi con gli amici in una situazione di tranquillità, nel poter giocare a calcetto, o nel poter fare attività associative, nel potersi incontrare tutti insieme. Mi sono reso conto di quanto la nostra vita, la mia vita, sia felice al di fuori di tutti gli eventi particolari che condizionano un singolo momento di felicità.
Simone Gila, Piacenza, novembre 2019. Matrimonio “misto” del mio amico Alessio con una ragazza egiziana, in un agriturismo.
Luogo che mi piace
Sicuramente palazzo Granaio è il luogo del Rhodense in cui mi piace stare. Ha significato tantissimo per me, perché quando avevo 17/18 anni avevo un gruppo con cui rappavo, registravamo e facevamo album. Granaio è stato uno dei primi posti in cui abbiamo avuto l’opportunità di esibirci, di cantare davanti a un pubblico un po’ più consistente rispetto al solito. In quel periodo gli eventi erano con 20/30 persone, al Granaio potevi averne molte di più.
Ringrazio anche Sirio, che è stato il ragazzo che mi ha coinvolto nelle attività di #OltreiPerimetri all’interno del Granaio nel 2016/17, quando abbiamo iniziato a fare gli incontri e abbiamo fondato l’associazione Ottagono. È un luogo che mi piace un po’ per quello che rappresenta e un po’ perché mi piace proprio come luogo. Sono contento di aver potuto ritagliare uno spazio dove poter fare attività associativa, poter registrare, poter creare musica, poter stimolare dei giovani artisti a fare musica, è la cosa più bella che si può fare. Prendere un luogo che io pensavo fosse mezzo abbandonato e riuscire a ridargli vita.
Simone Gila, Cascina Casottello, novembre 2019. Evento Open Mic dell’Associazione Lorenzo Furfari, ragazzi sul palco Ricky Menn.
La comunità
La comunità c’è quando si avverte il bisogno di comunità. Quando il lavorare insieme, il fare delle attività insieme, quando il bisogno delle persone di fare comunità o di creare connessioni si esprime al meglio nell’unione dei singoli individui, che insieme collaborano e soprattutto si divertono.
Dal laboratorio nasce
La cosa che è nata grazie al laboratorio di comunità, è la stessa associazione di cui faccio parte, di cui sono uno dei fondatori. L’Ottagono, all’interno del palazzo Granaio, ha fatto in modo che si creasse un’amicizia tra i fondatori stessi. Siamo tutti conoscenze comuni, ma io direttamente non conoscevo due persone con cui abbiamo poi fondato l’associazione. Fondare l’associazione ha dato modo di scoprire, di conoscere, di creare un rapporto con persone a me estranee fino a poco prima. Per i ragazzi abbiamo organizzato laboratori ed eventi, abbiamo creato un luogo dove potersi trovare, abbiamo dato a una piccola fetta di ragazzi giovani di Settimo un luogo dove potersi esprimere, dove potersi ritrovare – non negli ultimi mesi -, sicuramente è nata una collaborazione, in alcuni casi un’amicizia, una connessione anche con altre realtà del territorio, che ci ha permesso di sviluppare e di avere un rapporto, un legame con persone con cui non avremmo mai avuto a che fare.
Simone Gila, ovunque, 24 ottobre 2020. Comunità #OltreiPerimetri. Incontro mattutino, una signora non capisce come trovare un contatto appena salvato su Whatsapp. Ognuno a casa propria.