Marika Magistroni. Gennaio 2020, Biblioteca di Cerchiate. Marika e Paolo. Costruzione dei burattini.
Marika Magistroni. Gennaio 2020, Biblioteca di Cerchiate. Marika e Paolo. Costruzione dei burattini. Prima c’erano dei calzini da cui sono nati dei serpentini con denti affilati e occhi furbetti.
Marika Magistroni. Gennaio 2020, Biblioteca di Cerchiate. Marika e Paolo. Il gruppo di lavoro impegnato nel laboratorio. In primo piano quello che arriveremo a fare è sullo sfondo il laboratorio nel pieno della sua produttività e cooperazione. Prima una buona merenda e dopo il gioco con quello costruito!
Marika Magistroni. Gennaio 2020, biblioteca di Cerchiate. Marika e Paolo. Un laboratorio musicale con in primo piano degli spartiti ed un leggio e sullo sfondo i bambini che suonano i loro strumenti costruiti prima e che poi si scatenano in musica, balli…Un sax ed un violoncello ci accompagnano in questa meravigliosa esperienza. A inizio gennaio c’era movimento di gente, sentimenti ed emozioni. Ora c’è il silenzio e il vuoto in una biblioteca vuota.
Marika Magistroni. Biblioteca Punto Cerchiate di Pero. Marika e Paolo. In primo piano il materiale di riciclo ed in secondo piano le manine degli artisti. Il momento in cui il tavolo si riempie di colori, anticipa di poco quello in cui ci si mette al lavoro per costruire giochi, fare lavoretti per poi divertirsi tutti insieme.
Marika Magistroni. Auditorium di Rho. La foto più rappresentativa per noi è questa. Paolo, Marika, Marzia, Pietro, Luca e Gina all’auditorium di Rho. Nel film del nostro percorso il prima è costituito dai progetti che avremmo voluto concretizzare e dalle idee nate da un desiderio comune: quello di fare per la comunità! Nel dopo ci sono tutte le cose che, grazie al bando, abbiamo realizzato. In primo piano ci siamo noi e, anche se non si vede, c’era già la nostra piccola Emma e nello sfondo (inteso di fronte a noi) tutti gli altri componenti dei progetti premiati. Una sera speciale avvolta da un’atmosfera di ricchezza culturale che quasi si riesce a palpare. Le parole che si sentono sono solo propositive e positive, quando la parola positivo assumeva ancora una connotazione non preoccupante. A paragonarlo a ciò che c’è ora e a ciò che è venuto a mancare, questa immagine evoca una grande nostalgia ma anche un traguardo a cui vogliamo tornare da dedicare a chi oggi non c’è più, a chi sta affrontando un viaggio diverso ma che non smetterà di accompagnarci.