MARI AGNESI MONTI

La prima volta che ho partecipato a una riunione del laboratorio, mi aspettavo di trovare un ambiente molto più severo e mirato a focalizzare le problematiche di tipo burocratico della gestione del Guardaroba Amico. Mi sono trovata, invece, in un luogo di risate, di scoperte. Con una semplice domanda che ci è stata fatta, abbiamo avuto la possibilità di mettere in luce sia delle parti di noi stessi che non emergevano normalmente, sia di conoscere queste parti rispetto agli altri. Da allora ho sentito molto di più la condivisione e mi ha permesso di conoscere meglio le amiche con cui condivido questa esperienza.

Ripensando alla mia vita, uno dei momenti difficili che ho vissuto è stato quando a mio padre, subito dopo la morte di mia mamma, improvvisamente è venuta la demenza senile. E’ stata una cosa improvvisa perché evidentemente venendogli a mancare il punto di riferimento, lui non s’è più sentito al sicuro in questa vita.

Un luogo che ho scoperto vicino casa è in un paese che si chiama Cornaredo ed è la vecchia chiesetta di San Pietro All’olmo. È una chiesa che è stata costruita su un’antichissima domus romana del primo secolo dopo Cristo. Sulle sue rovine man mano si può leggere la storia non solo del singolo paese, ma di tutto questo territorio. Per me è stata una grossissima scoperta perché vedevo più questa dislocazione in chiave moderna e non l’ho mai visto come un luogo dove anche prima di Cristo ci fossero degli insediamenti.

La comunità c’è quando la si può sentire anche in un luogo diverso dal proprio come a casa. Si ha la possibilità di fare esperienze comuni, di sviluppare nuovi interessi oppure di condividere gli interessi e le esperienze.