Il primo appuntamento
Il mio ricordo del primo appuntamento per un laboratorio è legato alla persona che ha avuto l’intuizione e l’idea iniziale. Era una persona che io conoscevo dai tempi dell’università, che avevo risentito a volte per lavoro, a volte per la scuola dei figli e ci incontravamo anche casualmente nel nostro territorio. In quel frangente mi ha raccontato con entusiasmo il progetto che aveva in mente. A me è sembrato davvero un progetto degno di realizzazione, sia per l’entusiasmo che sentivo trasparire dalle sue parole sia perché era un progetto che coinvolgeva il territorio e più persone per una bella attività di aggregazione in mezzo alla natura, recuperando una zona che era un po’ abbandonata. L’ho accettato volentieri.
Un momento felice
Sono una persona che tende a viaggiare leggera. Non cancello il passato, ma comunque tendo a non voltarmi indietro. Preferisco essere rivolta ai momenti che mi gratificano. Quest’anno essendo un anno difficoltoso, per me è stata la realizzazione felice della mia vita. Ho chiuso la mia attività professionale senza rimpianti, pur essendo una professione che mi ha riempito molto. E’ nata la mia prima nipotina, per cui mi sono potuta rivolgere ad una componente molto importante per me: la famiglia. Tornare a fare le cose che facevo quando ero giovane, potermi divertire con questa bambina, poterle stare vicino, poter frequentare sul nostro territorio gli spazi in cui mi incontro con altre nonne con cui mi confronto. Mi diverto vederla crescere.
Il luogo scoperto
Se devo pensare a un territorio del Rhodense che ho scoperto ultimamente è la Via dei Fontanili. E’ un percorso che faccio esclusivamente in bicicletta ed è un percorso che si snoda in mezzo alla nostra campagna. Questo è un percorso che mi riempie perché si è in contatto con la natura, si vede il cambiamento delle stagioni, si vive un attimo il tempo. Ci sono tratti incontaminati, ci sono tratti invece più curati. Ci sono gli alberi di ciliegie per cui si può vedere la fioritura. Si incontrano tante persone, ci si scambia un saluto, ed e’ un percorso che mi gratifica tanto.