FRANCO DE LEO

Ho capito subito che era una realtà nuova e interessante perché cercava di affrontare i bisogni e le sofferenze insite nella comunità a livello condiviso, mettendo insieme anche in maniera trasversale i bisogni o le parti comuni dei bisogni rappresentati dalle varie associazioni. Però l’esperienza di #OltreiPerimetri in questa fase è stata in un certo senso autoreferenziale, tutta poggiata sulle competenze pregevoli di comunicatori, tecnici etc. Però, le associazioni sono rimaste nel loro brodo perchè non hanno la capacità di innovarsi. Per esempio ci sono questioni dei servizi territoriali che la sst vuol portare in ospedale e su cui non si riesce a costruire una progettualità nuova. Forse non mi capirete, ma non ha importanza. 

Il territorio del Rhodense più significativo è Villa Burba e il suo parco, il Parco Europa che hanno fatto di fronte la biblioteca, il Burbar e il CPS, come volontario di associazioni per la salute mentale ci andavo con i miei ragazzi. Lì ci sono molti spazi: la sala del camino, la sala dei convegni dove si discute dei problemi della città e anche delle prospettive, la sala delle mostre. È un luogo che mette insieme diversi aspetti: passeggiata, incontri, eventi culturali e la cura delle sofferenze.

Le persone importanti per quanto riguarda la comunità del Rhodense – anche se sono un bollatese, messo a confine – sono quelli della mia associazione di volontari. Nel bene e nel male, poiché capitano delle incomprensioni all’interno del gruppo e allora si soffre. Importanti sono anche gli amministratori perchè, con tutto il male che si dice delle istituzioni, ci sono amministratori che prima o poi si rendono disponibili o sono sempre disponibili ad ascoltare, a rapportarsi e quindi a risolvere – se possibile – i problemi.

Al di là dei risultati tecnici o di contenuto dei vari laboratori è bello il clima che si crea, le persone che si conoscono, i sentimenti che si esprimono nelle relazioni interpersonali. In genere a questi laboratori confluiscono delle energie positive o delle persone che si mettono in gioco e quindi sono disponibili a capire, ad approfondire, a relazionarsi e poi anche a prestare la loro parte di volontariato e di tempo che hanno. Sono esperienze interessanti.