Un luogo in cui mi piace stare
Il luogo in cui mi piace stare nel Rhodense è il parco di Villa Burba. Lì si sono svolti i più incredibili eventi come il mio matrimonio, ma anche ho avuto le illuminazioni creative più belle e ho vissuto gli incontri più strani e sorprendenti.
Chiara Taverna. 19 dicembre 2020, Ospedale di Legnano. Labirinto di pietra e acqua. Silenzio. Meditazione. Ieri ed oggi.
Chiara Taverna. 19 dicembre 2020. L’ultimo glicine. Pace prima di una performance. Ieri. Oggi autunno inoltrato. Silenzio irreale.
Le persone importanti
Le persone più importanti della mia comunità sono coloro che lottano sempre per i valori in cui credono che non si stancano mai nel comunicare, nel condividere, nel confrontarsi, nel dialogare. Il peggiore difetto che fa naufragare una comunità è l’autoreferenzialità.
La mia storia
Non sono alla ricerca di nulla, ritengo di essere finalmente aperta a ciò che la vita mi dà ogni giorno. Sembra a volte che ci siano delle coincidenze, invece sono input che aprono nuovi orizzonti, nuove strade, nuovi incontri. Non ricerco, accolgo.
Un momento felice
Il mio momento felice ne ho ogni giorno. In queste mattine mi sveglia il canto del pettirosso è un momento felice, e alla sera dà sempre conto ai sorrisi dati e avuti. Tanti momenti felici ogni giorno, è difficile accorgersene a volte. Sicuramente i giorni da togliere il fiato sono stati quelli in cui sono nati i miei figli, ma anche quelli in cui sono rinati loro ed io.
La comunità lontana
Quando ho sentito la comunità lontana, ho chiesto aiuto per vicende dolorose personali a tanti ambiti cittadini mi hanno risposto e mi sono stati accanto persone, ma non l’intera comunità. Spesso infatti Rho è giudicante, faziosa e le ottime persone che si dedicano anima e corpo all’altro sono nascoste dai più social non sempre virtuosi e attenti.
La comunità vicina
Quando ho sentito la comunità vicina? Se penso alla comunità cittadina per poterla sentire vicina bisogna avere modo di frequentarla, di viverla a pieno. Ci sono delle persone dall’animo incredibile, ma manca una vera e propria modalità di sentire comune.
La comunità
In un mio recente scritto ho detto che uno spazio diventa luogo quando viene vissuto da un insieme di persone che si sentono uniti da uno scopo. Sentirsi parte della città, poter prendere parte nei processi creativi e decisionali aiuta a sentirsi comunità cittadina, ma bisogna raggiungere tutti. La comunità è formata da tutti, anche dai più fragili che spesso invece vengono ghettizzati.
Chiara Taverna. 19 dicembre 2020. Una ninfea nascosta ai più. Una passeggiata mano nella mano nella natura, scappando dalla città e riscoprendo noi stessi.
Chiara Taverna. 19 dicembre 2020, Montevecchia. Si torna bambini. Una gita fuori programma. Freddo intenso, ma si sente il calore di una festa e tante gioiose risate di bambini. Ieri. Oggi cosa chiederanno nella loro letterina?
Un momento difficile
Secondi, minuti, ore intense e buie, tutti le abbiamo. A volte capitiamo di fronte ad esse, soprattutto quando non dipendono da noi, ma ci travolgono nella loro impetuosa violenza. Eppure anche in quel momento avere qualcuno che ti mostra l’orizzonte è ciò che ti porta alla salvezza.
Un luogo scoperto
Se penso al territorio del Rhodense, un luogo che ho scoperto è stato villa Banfi che ho avuto modo di visitare. Un gioiello incredibile così come è stata sorprendente la galleria sotterranea nella chiesa di San Vittore.
Un luogo diverso
Sono molti i posti che vorrei diversi nel Rhodense. Penso che sia una città ancora da valorizzare tanto, troppe aree dismesse e non abitate che potrebbero essere trasformate e restituite alla cittadinanza. Molto è stato compiuto in questi 25 anni, ma non ancora abbastanza perché possa essere davvero una città a misura d’uomo e di bambino.
Chiara Taverna. 19 dicembre 2020, Lainate. Anche da casa posso vedere il cielo azzurro e le foglie dai mille colori. Aspettando una nuova primavera.