La mia storia
Oggi sono alla ricerca di due cose diverse e in parte contraddittorie: da una parte sento il bisogno di movimento, di tensione, di stimoli e dall’altra invece ho il bisogno di stare ferma, di essere e non di fare. Ho bisogno di nuove energie generative, di nuove nascite. Dopo i figli e i progetti lavorativi portati avanti con soddisfazione, dopo le cose costruite insieme alla mia comunità, oggi ho bisogno di nuovi progetti di senso. Sento anche il bisogno di stare con me stessa, con gli altri, di stare dentro le storie raccontate nei libri, nei film e di stare nella natura, negli sguardi e nei grandi orizzonti che ci si possono offrire.
Un luogo in cui mi piace stare
Due sono i luoghi in cui mi piace stare ad Arese: uno è il centro civico e l’altro è un borgo, la frazione di Valera. Centro civico è un luogo di incontri, un luogo di chiacchiere, di comunità, ma anche un luogo in cui nutrire l’anima con spettacoli teatrali, musicali, incontri con gli autori di libri, letture di giornali e tutti gli stimoli che si possono ritrovare. Poi c’è la frazione di Valera, con una chiesa, una villa bellissima, villa Ricotti, e delle corti. Questo è il luogo in cui ho deciso di sposarmi, di far battezzare i miei figli e festeggiare questi eventi importanti della mia vita. È anche il luogo in cui mi ritrovo a passeggiare, perché è un luogo ancora verde, in parte vergine, con il sapore dei campi coltivati. Questo è il luogo dove godersi un tramonto e dove trovare dei momenti di quiete.
La comunità
La comunità per me è come una grande famiglia allargata che mi regala affetto, sostegno, solidarietà, condivisione, aiuto concreto nelle piccole cose quotidiane. Per me la comunità c’è quando ci si deve ricordare di qualche momento importante per tutti, quando ci si trova a celebrare momenti della nostra vita, quando si deve fare festa. È lì che la comunità si stringe insieme, anche attorno al dolore o ad un momento di fragilità. La comunità è una grande ricchezza.
I laboratori di comunità
Se penso alla mia esperienza nei laboratori nelle loro diverse forme, penso anzitutto alla condivisione dei valori, condivisioni comuni su specifici aspetti che legano le persone che partecipano a quell’esperienza. Penso alla voglia di incontrarsi, di stare insieme per fare, per provare a dare concretezza, per rendersi utili, per lasciare un segno di cambiamento. Una forma di partecipazione che risponde a tanti bisogni diversi tutti molto belli. Anche se, come tutte le esperienze di relazione e di condivisione, possono essere molto faticose, perché stare con gli altri è negoziare e scendere a compromessi, e penso che ne valga la pena.