La mia storia
In questo momento della mia vita, la mia mente e le mie giornate sono occupate principalmente dal lavoro e dalla gestione della malattia di mio marito. Nella comunità cerco una rete di solidarietà e di condivisione di questa esperienza, sia per poter gestire le diverse difficoltà che man mano si presentano, ma anche per sentirmi meno sola o comunque per trovare degli spazi di vita. In altri momenti della mia vita nella mia comunità ho cercato anche altre cose: ho cercato un’aggregazione che potesse aiutarmi a gestire il mio tempo libero, mi piaceva molto camminare per cui cercavo di trovare persone che avessero gli stessi interessi o che mi dessero degli stimoli anche dal punto di vista culturale, ero molto interessata alle proposte culturali.
Un luogo scoperto
I luoghi più significativi per me sono: il centro anziani, dove frequento l’Alzheimer caffè insieme a mio marito; #OltreiPerimetri, dove ritrovo spesso le persone con le quali condividere esperienze; e quello che io chiamo Canalone – in realtà non so che nome preciso abbia – dove svolgevo attività motoria. Sono molto contenta di vivere in un posto dove c’è questa valvola di sfogo, inoltre, quando mio marito si è ammalato di demenza, questo luogo mi ha permesso di mantenere la mia attività motoria, poiché è accessibile anche a lui, non essendoci troppi stimoli, come i negozi.
Persone importanti
Pensando a Cornaredo, le persone importanti nella mia comunità sono gli insegnanti, perché tutto il percorso scolastico delle mie figlie è stato fondamentale. Poi, le persone che vivono nel mio condominio perché fanno parte della mia vita quotidiana, condividiamo la quotidianità. Ci sono alcune figure istituzionali molto importanti, per esempio in questo periodo di Covid, ho sentito molto vicina la figura del Sindaco. Ha personalmente telefonato tutte le persone che erano positive, seguendo il loro percorso in modo molto attivo. È una cosa molto significativa che mi ha colpito.
Cosa trovo nel gruppo
In questo gruppo so di trovare delle persone che vivono l’esperienza di essere caregiver di una persona che soffre di alzheimer o demenza. Personalmente, non ho potuto godere di questo progetto con mio marito, poiché è in una fase ormai troppo avanzata per goderne. Penso che sia un progetto importante, perché nelle fasi iniziali della malattia io avrei voluto poter portare mio marito in un orto o fare delle attività insieme a lui e ad altre persone. Quello che mi fa più piacere è la condivisione e poter trovare delle persone che senza pregiudizi hanno piacere a stare insieme.