Un momento bello
Un momento felice vissuto nella mia comunità è stata la prima volta che ho portato mia nipote al cinema. Lei vive a Milano e la prima volta l’ho portata a Rho, all’auditorium di Rho. Quello è stato un momento molto felice perché lei mi ha detto: “Zia venire al cinema con te è la felicità”. Non l’ho voluta portare in un multisala ma nel piccolo cinema scalcagnato dell’auditorium di Rho, e quello è stato un momento felice che ho vissuto nella mia comunità, un momento felice che ho fatto vivere a mia nipote milanese nella mia comunità.
Una scelta importante
La mia scelta più importante è stata sicuramente quella di decidere di rimanere in #OltreiPerimetri. Ho lavorato all’#Op Cafè di Rho da gennaio a giugno 2018, poi il mio contratto è finito, ma ho deciso di rimanerci come volontaria e come amica. Questo mi ha stravolto la vita, ma è arrivato anche in un momento della mia vita giusto probabilmente. Ho scoperto amicizie importanti e ho trovato amicizie importanti. E ho trovato una comunità che – devo dir la verità – non avevo mai trovato prima. Sono entrata nel mondo del sociale, del volontariato. Ho imparato tante cose e ho imparato soprattutto che posso anche io dare qualcosa alla mia comunità. Quindi sì, la mia scelta più importante è stata quella di rimanere in #OltreiPerimetri, non più per lavoro ma come scelta.
Pamela Ruggeri. 23 maggio 2008, Rho. Per il progetto “Solo per tutti” ho fatto cose mai fatte in vita mia e che mai avrei pensato di fare, come volantinare le auto! Non sono una persona poco timida ma ho scoperto che credere in qualcosa può dare un coraggio che non si pensava di avere e i risultati arrivano!
Primo appuntamento dei laboratori
Il primo laboratorio a cui ho partecipato è stato “solo per tutti”. Il laboratorio ha portato poi al progetto omonimo che è risultato tra i vincitori di “Dirò la mia 2018”, che è iniziato esattamente il 5 Marzo 2018 – me lo ricordo bene, era un lunedì. Io lavoravo in #Op e avevo avuto il compito di dare alle persone che entravano per qualsiasi motivo il volantino che pubblicizzava questo laboratorio. Un giorno ho chiesto se potevo parteciparvi anch’io, mi hanno detto di sì ed è stato un progetto che per me è stato importantissimo, perché ho conosciuto persone bellissime che sono tuttora tra le mie amicizie più care. Ho imparato tantissimo su cose di cui non sapevo assolutamente nulla. Il mondo del sociale e il mondo del volontariato – mi dispiace dirlo – per me fino ad ora era sconosciuto. Ho imparato tantissimo, ho imparato a fare cose che non avrei mai pensato di fare, come volantinare le macchine. Ed è stata un’esperienza tra le più importanti della mia vita, lo dico senza esagerazione.
Pamela Ruggeri. 16 giugno 2018, Settimo Milanese, Palazzo Granaio. Questa foto l’ho scattata alla fine dell’Agorà di giugno 2018. Gli ospiti erano andati quasi tutti via ed eravamo rimasti a cantare sulle note di Cerutti Gino in pochi, stanchi ma felici di una festa particolarmente riuscita. Un momento di comunità vera e di gioia di comunità.
Cosa mi ha spinto a restare
Il progetto “Solo per tutti” mi ha interessato da subito, era nato come laboratorio di riattivazione comunitaria. C’è stata subito l’opportunità di partecipare a “Dirò la mia”, il bilancio partecipativo di Rho, e abbiamo proposto il nostro progetto “Solo per tutti”. Quindi, ciò che mi ha spinto a restare è la voglia di lavorare per realizzarlo.
Pamela Ruggeri. 4 dicembre 2019, Rho, #Op Cafè. Il gruppo di lettori volontari “Leggi che ti passa” è nato da una costola di “Solo per tutti” e ha continuato con le sue gambe. Questa foto è stata scattata durante la serata che abbiamo organizzato per celebrare Alda Merini, una serata “di prova” che ha avuto non poche pecche, ma che è stata preparata con notevole impegno e passione e che è stata per noi ricca di emozione.
Scelta più importante
La mia scelta più importante – che è stata una scelta che mi ha cambiato la vita – è stata quella di decidere di rimanere in #OltreiPerimetri come volontaria quando ho smesso di lavorarci. Sono entrata nel mondo del sociale – che prima avevo vissuto da un’altra parte – un po’ come volontaria, non come operatrice. È stato un momento di crescita enorme per me e mi ha dato grandi gioie. Quindi, questa è stata la scelta più importante vissuta proprio nella mia comunità.
Un luogo scoperto
Il luogo del Rhodense che ho scoperto negli ultimi due/tre anni è stato sicuramente l’Auditorium. L’avevo frequentato unicamente per il cineforum negli anni precedenti. Poi l’ho scoperto, l’ho vissuto come luogo di lavoro quando lavoravo in #Op e ho cominciato a viverlo in modo diverso: ho continuato col cineforum, ho cominciato col teatro, ho portato dei bimbi alle iniziative. Ho cominciato a viverlo come mio, quando con le riunioni serali eravamo gli ultimi a uscire mi è capitato anche di chiuderlo un paio di volte. Mi ricordo una volta in cui ho dovuto mettere l’allarme, avevo un’ansia pazzesca, ma ce l’ho fatta. Quindi, ho cominciato a vivere l’Auditorium non più come fruitrice, ma l’ho sentito proprio come un luogo mio. Questo è stato il luogo del Rhodense che ho scoperto maggiormente negli ultimi tre anni.
Pamela Ruggeri. 11 maggio 2018, Sala del CentRho. Presentazione dei progetti finalisti al bando “Dirò la mia 2018”. Immagine scattata all’arrivo, tutti emozionati e consapevoli della responsabilità di far conoscere la nostra idea alla sala gremita. Il nostro progetto “Solo per tutti” è poi risultato tra i vincitori e ora volge al termine dopo quasi due anni di soddisfazioni date.
Pamela Ruggeri. 7 maggio 2018, Rho, #Op Cafè. La riunione preparatoria alla presentazione del progetto “Solo per tutti” che si sarebbe svolta al CentRho pochi giorni dopo. Tutto il gruppo della cabina di regia, compresa la bimba di una conduttrice (ora diventata sorella maggiore). La sala dell’#Op era occupata e ci siamo riuniti intorno al tavolo dell’ingresso, scomodi, ma felici e orgogliosi.
La comunità vicina
La prima e più importante volta che ho sentito la comunità vicina è stata nel 2018. Era maggio o giugno forse, quando c’è stata al centRho la presentazione di tutti i progetti finalisti di “Dirò la mia 2018” a cui avevamo partecipato come “Fare diversamente”, l’associazione di cui faccio parte. Ero andata con altre quattro persone a presentare il nostro progetto che poi è risultato tra i vincitori. È stato molto emozionante, molto ansiogeno, ma molto emozionante perché per la prima volta mi sono sentita parte di una comunità, mi è sembrato appunto di poter portare qualcosa alla comunità e di riceverne cose belle.
Primo appuntamento dei laboratori
Il primo appuntamento per il laboratorio “Solo Per tutti” è stato il 5 marzo 2018, mi ricordo la data. Sono venuta a conoscenza del laboratorio perché avevo avuto il compito di distribuire i volantini alle persone che entravano in #OltreiPerimetri quando ero a sportello. Mi è venuto in mente di chiedere ad Antonino: “Posso venire anche io?”. Lui mi ha detto: “Assolutamente sì”. Dal primo appuntamento è stato subito chiaro che avevo conosciuto persone fantastiche, con cui sono entrata subito in sintonia. È rimasta ad oggi l’esperienza tra le più importanti della mia vita, tanto da ricordarmi la data esatta, era un lunedì!