ENRICO COGODI

Pensando alla mia storia, la scelta più importante è quella che vivo ancora adesso dopo 45 anni, è il matrimonio con mia moglie. La scelta è stata importante, al di là dei 45 anni che ci tengono ancora insieme, perché ha dato una raddrizzata a una vita che poteva essere molto diversa. Non avendo nessun punto di riferimento qui a Milano, immigrato a 18 anni, avevo un sacco di strada da percorrere e quella precedente al matrimonio non era tranquilla. Ringrazio me stesso di aver fatto la scelta giusta e ringrazio lei di aver detto sì.

Le persone importanti in questo paese sono quelle che hanno fatto, stanno facendo e spero facciano in futuro scelte di tipo ambientale, abitativo, inclusivo che ha portato alla vivibilità attuale di questo comune.

Mi piace stare a Settimo Milanese, dove abito da 42 anni, perchè è un paese dove non ti ci puoi annoiare, se hai un minimo di visione volontaristica puoi spaziare dove vuoi. Ci sono un sacco di associazioni che fanno volontariato, facendo del bene alle persone che ne hanno bisogno, fanno bene a se stesse. Mi ci ritrovo in più di un’associazione, ho collaborato con più di una di loro, sarei pronto a collaborare ancora adesso se avessi più disponibilità di tempo. Non è solo una questione di associazioni, ma anche di vivibilità di tutto il paese e il comune.

Sono entrato a far parte del progetto “Orti sospesi” perché per me l’inclusione e l’accessibilità sono molto importanti. Abbiamo portato avanti questo progetto fino alla realizzazione di queste vasche sospese dove possono accedere persone anche in carrozzina. Questo non era abbastanza perché’ la vera realizzazione l’abbiamo vista quando siamo riusciti a mangiare gli ortaggi degli “Orti sospesi”.