La mia storia
Sono alla ricerca di equilibrio tra tre cose fondamentali da saper gestire: il tempo, lo spazio e il ritmo. Il tempo è uno dei beni preziosi di cui questa società dovrebbe disporre. Lo spazio è importante per vivere questo tempo e creare aggregazione. Il ritmo più adatto a vivere questo tempo che abbiamo a disposizione è più lento sicuramente.
Un luogo diverso
I luoghi possono essere diversi dentro e fuori, possono migliorarsi sia nell’anima che nell’aspetto. Se dovessi pensare a un aspetto urbanistico dei luoghi che vivo maggiormente a Settimo, penso che sarebbe bello avere un centro che sia non solo il centro geografico del paese, ma un centro vitale del paese. Si sente questa assenza rispetto ai paesi limitrofi che invece questo centro ce l’hanno. Un punto di riferimento ogni tanto penso che serva a tutti.
La comunità
La comunità penso che esista quando le specificità, gli individualismi di ognuno riescono a trovare un posto nella mente per mescolarsi e arricchirsi vicendevolmente, dove le differenze diventano una cosa sola. La comunità in quel caso diventa qualcosa di vivo, cresce e rende migliore la vita di chi la vive. Quando invece le individualità rimangono chiuse nelle proprie stanze, non si crea comunità, c’è un impoverimento del tessuto sociale e cittadino.
I laboratori di comunità
Non mi riferisco esattamente al laboratorio di comunità, ma l’idea che sia nato un coworking grazie al mio lavoro e a quello di tutti gli altri, mi gratifica sempre molto. Passare sotto le finestre di Palazzo Granaio, vederle aperte e sapere che ci sono dei talenti che stanno in quel momento trovando uno spazio adeguato per potersi esprimere, mi rende felice.